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Farmaci da banco

I medicinali da banco o da automedicazione, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza intervento di un medico per la diagnosi.

Farmaci senza ricetta

I farmaci da banco sono farmaci non soggetti a prescrizione medica, che il farmacista espone per la libera vendita e che possonono essere oggetto di pubblicità per il pubblico. L'espressione farmaci da banco deriva dalla libera traduzione dell'inglese "Over The Counter" (OTC), termine inglese che, letteralmente, vuol dire "sopra al banco".

Altri farmaci per i quali non è necessario presentare la ricetta medica sono i cosiddetti SOP (Senza Obbligo di Prescrizione). Questi ultimi devono essere consigliati dal farmacista, non possono essere oggetto di pubblicità presso il pubblico e non possono quindi essere tenuti in vista sul banco della farmacia in quanto questa collocazione potrebbe promuovere il consumo da parte del paziente.

Il cittadino quindi ha accesso ai SOP solo attraverso il farmacista mentre agli OTC accede sia attraverso il messaggio pubblicitario che il farmacista. La confezione esterna degli OTC e dei SOP deve riportare la dicitura "Farmaco senza obbligo di ricetta". Gli OTC inoltre devono riportare un bollino di riconoscimento che ne permetta l'identificazione da parte del consumatore. Il Servizio Sanitario Nazionale non si fa carico di questi farmaci il cui costo è a carico del cittadino.

Cosa dice la legge

A definire per la prima volta la categoria dei medicinali non soggetti a prescrizione medica, è stato il decreto legislativo 539/1992 che ne ha stabilito anche le caratteristiche:

  • non devono contenere sostanze dagli effetti ancora poco conosciuti;
  • possono essere consigliati dal farmacista.
  • non possono essere somministrati per iniezione intramuscolare o endovenosa
  • in condizioni normali di utilizzo non devono presentare pericoli rilevanti per la salute;

I medicinali da banco o da automedicazione, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento. Nel loro insieme, i farmaci da banco consentono oggi di affrontare numerose piccole patologie nel rispetto delle dosi e dei tempi di trattamento consigliati (spesso i medicinali da banco sono presentati in un dosaggio ridotto rispetto a quello delle corrispondenti specialità da prescrizione, proprio perché le indicazioni terapeutiche dei due tipi di prodotti sono generalmente diverse). Ogni comportamento difforme da quanto indicato espone a tutti i rischi che possono derivare dall'assunzione incontrollata di un farmaco.

Negli ultimi anni vi è stato un netto incremento del ricorso all'automedicazione e le cause possono essere così individuate:

  • in un miglioramento delle conoscenze sanitarie individuali e in una crescente attenzione ai problemi della salute;
  • nell'aumentata gamma di principi attivi disponibili;
  • nella esigenza di ridurre la spesa sostenuta dal Sistema sanitario nazionale per l'assistenza farmaceutica;
  • nel risparmio di tempo e di denaro per il cittadino, non più costretto a lunghe attese nell'ambulatorio del medico.

Possibili rischi legati all'utilizzo degli OTC e SOP:

La qualifica stessa di "farmaco da banco" implica un elevato grado di sicurezza in condizioni normali di utilizzo.
Un possibile rischio insito nel ricorso ai farmaci da banco deriva dall'eventualità che l'uso di un farmaco OTC mascheri i sintomi di una malattia, ritardando la diagnosi da parte del medico. Per questa ragione è indispensabile che l'automedicazione sia limitata nel tempo e non venga proseguita se inefficace o se, dopo una iniziale attenuazione, i sintomi si ripresentano con l'originaria intensità.

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10/9/2010

10/9/2010



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