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dal passato al presente

Storia dei primi ospedali pediatrici e delle prime scuole di Pediatria

La storia dei primi ospedali e le prime scuole di Pediatria. (prima parte)

a cura di: Dott. Antonio Semprini (pediatra)

La palma della prima scuola di pediatria spetta all’Italia, anche se quell’esperienza fu piuttosto effimera.

L’8 aprile 1802 nasceva infatti in Firenze una cattedra di pediatria per iniziativa del re d’Etruria Lodovico I di Borbone, che ne affidava l’incarico al prof. Gaetano Palloni, il quale era incaricato di tenere lezioni teoriche e pratiche nell’Ospizio degli Innocenti al pomeriggio, per evitare che gli studenti dell’Arcispedale di S.Maria Nuova perdessero le lezioni del mattino. Nello stesso anno, l’illuminato re d’Etruria, così sensibile al problema della medicina infantile, ripristinò il posto di dissettore presso l’Ospizio degli Innocenti dandone l’incarico al prof.Giuseppe Nannoni, perché si esercitasse sui cadaveri dei bambini e ne approfondisse le cause della loro morte, facendo integrare così l’insegnamento clinico con quello anatomico. Giuseppe Nannoni era figlio di quel Lorenzo Nannoni che per dieci anni era stato lettore di anatomia e chirurgia in quella medesima sede. (1)  La scuola del Palloni durò appena un triennio, fino al 16 marzo 1805, quando la regina reggente Maria Luisa di Spagna, soppresse la cattedra delle malattie dei bambini. Il prof. Palloni fu destinato ad altro incarico in quel di Livorno, mentre al prof. Nannoni fu concesso di continuare ad esercitare la pratica settoria nell’Ospedale degli Innocenti. Ma nel giugno 1807 la stessa regina reggente ripristinò la cattedra di pediatria affidandone l’incarico allo stesso dott. Giuseppe Nannoni e si dice che la regina si fosse ricreduta perché allarmata dalla forte moria di bambini e stimolata dai medici della Facoltà.

Ma anche questa volta la Scuola di pediatria fiorentina non ebbe fortuna, perché con gli sconvolgimenti provocati dalle gesta napoleoniche, tutte le vecchie istituzioni furono soppresse o rinnovate e, quando ancora nel corso dello stesso anno 1807 la Toscana divenne provincia francese, la Scuola venne definitivamente chiusa. Nel corso del XIX secolo l’Italia fu sconvolta dalle guerre risorgimentali che sappiamo e si dovette attendere il raggiungimento dell’Unità nazionale, prima che i governi di allora mettessero mano alle moderne istituzioni; perciò dovremo attendere quasi tutto il XIX secolo prima che in Italia compaia nuovamente una scuola di pediatria, sull’esempio delle altre nazioni europee.

Se l’Ospedale degli Innocenti di Firenze fu la prima sede dell’insegnamento pediatrico, peraltro effimera, ma pur sempre la prima, Parigi vide nascere nel 1802, in piena epoca napoleonica, il primo vero ospedale pediatrico, il 13 maggio di quell’anno. L’ospedale, che venne chiamato “l’Hopital des enfants malades”, fu allestito all’interno di un vecchio convento di monache che nelle diverse epoche era stato variamente utilizzato, finchè, nell’epoca della Rivoluzione, non diventò un orfanotrofio amministrato dagli Istituti ospedalieri, la “Maison de l’Enfant Jesus”. L’Ospedale fu subito dotato di 300 letti ed ospitò bambini dai 2 ai 15 anni. La beneficienza privata consentì, di lì a poco, di portare il numero dei letti a 660, perché il successo dell’operazione aveva superato ogni possibile previsione. Accanto ai reparti di degenza fu istituito anche un ambulatorio per l’assistenza dei bambini meno gravi e non necessari di ricovero. Nella stessa sede si svolgeva un’attività di diffusione degli elementi di puericoltura alle madri delle classi popolari.

Col passare dei decenni anche questo ospedale si rivelò insufficiente e nel 1853 venne istituito in un vecchio edificio che era stato adibito a brefotrofio un altro ospedale pediatrico, capace di 405 letti, cui fu dato il nome di “ Hopital St.Eugènie”.
L’Hopital des enfants malades di Parigi divenne presto un centro di studi pediatrici e di diffusione della cultura pediatrica che permeò di sé tutto il XIX secolo, divenendo la culla della pediatria francese ed europea, cui diedero lustro numerosi grandi medici.

La scuola pediatrica francese

La Scuola pediatrica francese, che possiamo far nascere con la fondazione dell’Hopital des enfats malades, ha le sue radici nella seconda metà del XVIII secolo, e si richiama ai grandi nomi di Bichat, Corvisart, Laennec, che non furono pediatri, ma che gettarono le basi anche per l’avanzamento della pediatria.

Francois-Marie-Xavier Bichat, (1771-1802)

Allievo del grande chirurgo francese Desault, fu il fondatore dell’istologia, creando il concetto di “tessuto” e gettando le basi di una sistematizzazione della medicina su nuove basi anatomiche, concetto che sviluppò ampiamente in “Traité des membranes, Paris, 1799” e in “Anatomie générale, Paris, 1801”. Bichat, degno continuatore di Morgani, divise il corpo umano in tessuti, considerati nei loro vari aspetti: anatomico, fisiologico e patologico.

Jean Nicolas Corvisart (1755-1821)

Primo professore di medicina clinica dell’Ecole de Santè e medico personale di Napoleone. Il suo merito sta nell’aver rivalutato il metodo diagnostico della percussione, già proposto dall’austriaco Auenbrugger nel 1761 (2), ma poco accettato nel suo tempo per il prevalere della medicina olistica di stampo ippocratico. Corvisart tradusse dal latino al francese il libro di Auenbrugger nel 1808, dopo aver scritto già nel 1806 Essai sur les maladies et les lésions du coeur e des gros vaisseaux , che contiene diversi riferimenti alle cardiopatie dell’infanzia. In questo modo egli si fece propugnatore di un nuovo metodo di indagine clinica insegnandolo ai suoi allievi. Egli ritenne la percussione particolarmente valida per diagnosticare le malattie del torace, consentendo di diagnosticare la ipertrofia cardiaca e la pericardite, oltre che la trasudazione polmonare e gli ascessi.

René-Theophile Laennec (1781-1826)

Allievo del Corvisart, creò lo strumento e il metodo dell’auscultazione mediata, inventando lo stetoscopio e introducendo per primo la nozione di “soffio cardiaco”. (3)

Ma per passare a coloro che si interessarono in particolar modo dei problemi pediatrici, sento l’obbligo di annoverare per primo Charles Michel Billard (1800-1832), fondatore dell’anatomia patologica pediatrica. Egli ebbe la ventura (non possiamo onestamente chiamarla fortuna) di poter disporre di una grande quantità di cadaveri di bambini e neonati del brefotrofio parigino, dove i trovatelli che vi morivano, essendo figli di nessuno, non venivano reclamati da quei genitori che altrimenti non avrebbero consentito lo scempio del loro corpo. Di questo si era lamentato G.Battista Morgagni, maestro spirituale del Billard, che non aveva potuto trovare, nella sua pratica di anatomo-patologo, sufficiente numero di cadaverini per svolgere le sue ricerche. Fu così, che prima di morire in giovane età, nel 1828, Billard ebbe modo di pubblicare le sue due più importanti opere: il Traité des maladies des enfants nouveau–nés et à la mamelle e L’Atlas d’anatomie pathologique puor servir à l’histoire des maladies des enfants, dando inizio allo sviluppo della ricerca anatomo-patologica sistematica in campo pediatrico.

Fréderic Rilliet ( 1814-1861) e Antoine-Charles-Ernest Barthez (1811-1891)

Entrambi medici dell’Ospedale St.Eugénie di Parigi, facendo tesoro dell’esperienza accumulata in quel nosocomio pubblicarono nel 1843 il Traité clinique et pratique des maladies des enfants, che fu il testo di riferimento dei pediatri del XIX secolo.

Eugene Bouchut (1818-1891)

Fu l’ideatore dell’intubazione laringea nel croup (1858). Questo metodo, acerbamente avversato dal Trousseau, fu perfezionato trent’anni dopo dall’americano O’Dwjer. Bouchut, autore di ”Traité des maladies des nouveaux-nés, des enfants à la mamelle et de la second enfance”, (1845), nella seconda edizione del 1865 di questo testo fondamentale ottocentesco, scrive per primo un capitolo dedicato alla “nefrite albuminosa”. (4)

Francois Laurent Legendre (1812-1858)

Compì e pubblicò studi sulla meningoencefalite tubercolare, sulle emorragie dell’aracnoide, su alcune complicanze della scarlattina, sulle diarree infantili. Sono gli anni di Louis Pasteur (1822-1895)  (5), di Claude Bernard (1813-1878)  (6) , di R. Virchow (1821-1901) (7), ma anche di C.Darwin (1809-1882) (8).

Armand Trousseau (1801-1867)

Medico dell’Hotel Dieu di Parigi e clinico alla Sorbona, fece studi sulle convulsioni, sulla corea, sulle febbri eruttive e portò avanti gli studi sulla difterite, scarlattina e tifo, già intrapresi dal suo maestro Bretonneau.
Ma la sua fama è dovuta essenzialmente al fatto di aver eseguito, a Parigi, le prime tracheotomie (duecento di cui cinquanta con esito favorevole), indicando in un suo libro la tecnica dell’intervento e il trattamento postoperatorio.(9) Il suo nome è legato al segno della tetania.

H.Roger (1818-1896)

Il suo nome è legato alla prima descrizione della comunicazione interventricolare isolata (m. di Roger). Per primo propose l’insegnamento pediatrico in Francia con regolare ordinamento.

Marie- Jules Parrot (1829-1887)

Nel 1876 ebbe la cattedra di Storia della Medicina e in seguito quella di pediatria a Parigi. I suoi interessi e le sue ricerche spaziarono in tutti campi della medicina infantile, facendo di lui uno dei più eminenti pediatri dell’epoca. Porta il suo nome la pseudoparalisi dei neonati luetici (10); si interessò delle lesioni cerebrovascolari dell’infanzia (11); indagò sui rapporti tra la patologia polmonare e l’ipertrofia delle ghiandole tracheobronchiali (12); studiò i disturbi della nutrizione della prima infanzia, coniando il termine “atrepsia” (13). La sua figura professionale diede lustro e fama alla cattedra di Pediatria di Parigi.

Pierre Costant Budin (1846-1917)

Osterico, si interessò anche di fisiologia infantile (14). Tenace fautore della bollitura del latte, fissò la razione quotidiana del latte diluito pari a 1/10 del peso corporeo del bambino

Adolphe Pinard (1844-1934)

Ostetrico e ginecologo, fu tenace sostenitore dell’allattamento materno e fondatore dell' "Istituto di Assistenza Infantile" presso la Facoltà Medica di Parigi.

Thèophile Roussel (1816-1903)

Medico e uomo politico molto impegnato nella medicina sociale e del lavoro legò la sua fama alle dure battaglie che egli fece in sede legislativa come parlamentare a favore dell’infanzia, riuscendo a far promulgare la “Legge Roussel” per la protezione dei lattanti affidati alle balie di campagna e dei bambini abbandonati e maltrattati.

La Legge Roussel

Dopo la sanguinosa guerra franco-prussiana in Francia, nella seconda metà del XIX secolo, ritornò il regime repubblicano che si fece fautore di un rinnovamento sociale non sordo ai problemi, gravissimi, dell’assistenza all’infanzia.
Thèophile Roussel fu l’araldo di queste istanze sociali e, nella sua veste di deputato, riuscì, l’8 gennaio 1875, a far votare e approvare dal parlamento francese quella legge a protezione dell’infanzia che prese il suo nome e che esercitò la sua influenza benefica anche oltre i confini dello stato.
La legge sanciva questi punti fondamentali, derivanti dalla consapevolezza che la principale causa della mortalità infantile era dovuta alle malattie gastrointestinali e all’uso sovente disonesto dell’allattamento mercenario, dovuto all’ignoranza o alla malafede o all’incoscienza, ma anche alle urgenze della povertà:

  • stabilire quali lattanti e in qual modo potessero essere affidati alle balie;
  • fissare i doveri delle balie mercenarie e le norme per la loro mediazione;
  • organizzare i servizi di vigilanza e di consulenza dei medici preposti a quel compito, nell’interesse della salute dei bambini;
  • obbligare le madri che si offrivano come balie a certificare che il proprio figlio, da esse allattato, avesse raggiunto il VII mese; se il bambino aveva un’età inferiore essa era obbligata a certificare che il suo bambino era allattato da un’altra donna che aveva perso il bambino.(Paragrafo 8 della legge).

Avviandoci sempre più verso il XX secolo spiccano altre figure di pediatri di prima grandezza:

Joseph Grancher ( 1843-1907)

Titolare della cattedra di pediatria dal 1885, ebbe particolare attenzione verso la tubercolosi e la contagiosità di questa e di altre malattie, tanto da proporre per primo l’introduzione dei box per contagiosi negli ospedali pediatrici oltre che la disinfezione di oggetti e indumenti di questi malati e degli addetti alla loro cura.
Si adoperò perché i bambini di famiglie affette da tubercolosi fossero allontanati dalle loro abitazioni per essere trasferiti in aperta campagna sotto attenta sorveglianza medica. (15)

Da citare ancora Jules Comby (1853-1922), che fu medico capo dell’Hopital des enfants malades ed ebbe una vastissima produzione scientifica e fu coeditore degli Archives de Medicine des Enfants, dal 1898 al 1922;

Victor Henry Hutinel (1849-1933)

Allievo prediletto del Parrot, che succedette al Grancher nella direzione dell’Hopital des enfants malades. Egli si adoperò per ridurre la mortalità e la morbilità infantile ricorrendo a questi metodi:

  • combattendo le infezioni nosocomiali con i box e isolando i bambini contagiosi in padiglioni esterni alle mura dell’ospedale ( giardino);
  • alimentando razionalmente e sottoponendo a cure speciali i bambini prematuri e particolarmente deboli;
  • rafforzando le difese naturali dell’organismo dei bambini con l’idroterapia e l’elioterapia.


Jean Bernard Antoine Marfan (1858-1942)

Ebbe per primo la cattedra di Igiene e Clinica della prima infanzia di Parigi. Fu un grande maestro della pediatria spaziando in tutti i campi della patologia infantile ed ebbe una grande produzione scientifica (16). Fu direttore della rivista “Le nourisson”.

Al volgere del XIX secolo si costituì a Parigi la Società Francese di Pediatria.
Nel 1881 fu fondata la “ Rivista mensile delle malattie dell’infanzia” e nel 1897 ebbe inizio la pubblicazione degli “Archivi di medicina infantile”.

NOTE

1) Fin dal 1780 era esistita nell’ospedale degli Innocenti di Firenze una Scuola anatomica pediatrica affidata al padre di Giuseppe Nannoni, Lorenzo. Questa Scuola fu soppressa nel 1790 colla motivazione che quelle esperienze anatomiche erano troppo limitate per la immaturità dei corpicini che venivano esaminati, perciò utili a poco e a pochi e poco frequentate, motivazione che dovette far rivoltare nella tomba G.Battista Morgagni che si era sempre lamentato di non poter disporre di cadaveri di bambini per la indisponibilità dei loro genitori a concederli .

2) Leopold Auenbrugger: Inventum novum ex percussione thoracis humani , etc, 1761

3) René_Theophile Laennec: De l’auscultation médiate, Paris, 1819

4) Le prime notizie sulla nefrite le abbiamo dai primi autori che la studiarono, quali Bright, Martin-Solon, Rayer e altri.
Infatti la nefrite fu ed è ancora oggi chiamata “ malattia di Bright”

5) Louis Pasteur condusse studi sui processi fermentativi e su quelli putrefattivi, assegnando a microrganismi viventi il ruolo di causa di questi fenomeni, dando inizio alla “microbiologia “ e all “ epidemiologia”. Autore de” Mémoire sur la fermentation appelée lactique, 1857)

6) Claude Bernard fu il grande fisiopatologo che diede inizio alla “medicina sperimentale”. Autore de “ Introdution à la Médecine expérimental, Paris, 1865 “. “ La scienza, sosteneva Bernard, procede attraverso la verifica sperimentale delle ipotesi.

7) R.Virchow fu il maggior esponente nel campo degli studi sulla “ patologia cellulare”, aprendo il campo agli studi sulla fecondazione, lo sviluppo embrionale, l’ereditarietà, gli scambi metabolici, l’accrescimento, tutti problemi di particolare interesse pediatrico. Virchow contrappone ai concetti di eucrasia e discrasia un rigido organicismo affermando come pregiudiziale assoluta che la malattia è sempre localizzata, senza però riuscire a spegnere il magistero ippocratico fondamentalmente costituzionalista, dove ciascun organo è parte integrante di un tutto.
Autore di “ Die cellular Pathologie,1858”, dalle lezioni tenute a Berlino.

8) C.Darwin, naturalista, autore di “The origin of species, London, 1859”, dove enuncia le sue teorie sulla evoluzione della specie attraverso la selezione naturale, fondando l’Evoluzionismo.

9) Du tubage de la glotte et de la tracheotomie ( Paris, Baillière, 1859)

10) Sur une pseudo-paralyse causée par une alteration du système osseux chez les nouveaux-nès atteints de syphilis héréditaire,1872.

11) Sur le rammollissement de l’encephale chez les nouveaux-nés,1873.Etudes sur l’hémorragie encéphalique chez les nouveaux-nés,1875

12) Recherches sur les relations qui existent entre les lesions des poumons et celles des ganglions trachéo-bronchìques,1876

13) Clinique des nouveaux-nés. L’atrepsie,1877

14) Recherches sur l’alimentation des enfants débiles, 1897
Le nourisson. Alimentation et hygiène,1900

15) Scrisse, insieme a Comby e Marfan:Traitè des maladies de l’enfance,1897.

16) La sua opera maggiore fu:Traité de l’allaitement et d’alimentation des enfants du premier age,1899.

29/4/2010

29/4/2010



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