Studio del Dott. Roberto Rinaldi

Specialista in Pediatria

FAQ - risposte a domande frequenti

Vorrei sapere qualcosa sulla tosse...

La TOSSE: che cos'è, perchè si presenta, come riconoscerla e i consigli per prevenirla e affrontarla
La TOSSE può essere:
1) OCCASIONALE per es. quando un boccone va di traverso o si respira della polvere.
2) ACUTA se limitata ad un certo periodo, per es. durante un'infezione respiratoria.
3) CRONICA se tende a persistere ( indicativamente oltre i 2 mesi come ad es. nelle allergie.
Può essere poi:
A) SECCA se è caratterizzata da una sonorità acuta ed aspra.
B) PRODUTTIVA o CATARROSA o GRASSA se è cavernosa e, talora, porta all'espulsione di secrezioni.
E' importante da parte dei genitori accorgersi di alcune caratteristiche/parametri importanti per capire l'importanza del sintomo TOSSE:
*) le caratteristiche della tosse SI SONO MODIFICATE dalla sua prima comparsa? ( Ad es. da secca è diventata produttiva, grassa? Il MUCO ha cambiato consistenza o colore? ).
**) Durante la tosse la respirazione è più rumorosa o appesantita? Il colorito del bambino cambia?.
***) Si è manifestata la febbre? ( A che ora? Quale valore ha raggiunto? ).
****) La vivacità e l'appetito del bambino si sono ridotti?
*****) Alla tosse si sono associati altri disturbi? ( vomito, dolori addominali... ? )
CONSIGLI UTILI
1) Lavarsi le mani, specie dopo contatti con oggetti e altri bambini, aiuta a prevenire le infezioni respiratorie e qundi la tosse. La detersione delle fosse nasali con soluzione fisiologica o salina o soffiandosi il naso aiuta la respirazione.
2) Nella stagione fredda l'umidità relativa ottimale è del 40-60%: l'aria secca, riscaldata dai caloriferi, irrita le vie aeree ( far evaporare dell'acqua nelle stanze in cui soggiorna il bambino ), come pure il fumo di sigaretta ( da evitare! ).
3) Se la tosse stimola il vomito o se il bambino ha poco appetito, è consigliabile aumentare la frequenza dei pasti riducendone la quantità.
4) La tosse, soprattutto se catarrosa, fa aumentare le perdite di acqua. Aumentare la quota di acqua da bere nella giornata e proporre latte con miele nel bambino di età maggiore di 1 anno. Frutta e verdura apportano sali minerali e vitamine preziose per combattere le infezioni.
5) Il sonno aiuta a recuperare energie e nel caso va sempre assecondato.
6) Chiedere consiglio al pediatra se la tosse non passa o peggiora.

QUINDI:
-> LA TOSSE NON E' UNA MALATTIA MA NON VA TRASCURATA ( soprattutto se si accompagna a vistosi cambiamenti della respirazione, febbre o calo della vivacità)

-> NON E' DA SOTTOVALUTARE IL SUO IMPATTO SULLA QUALITA' DI VITA DEL BAMBINO ( per es. se disturba il sonno e le sue attività quotidiane ).

-> LA TOSSE SI EVOLVE E I RIMEDI DEVONO ADATTARSI ALLE SUE VARIAZIONI ( vedi i CONSIGLI UTILI )

-> LE CONSIDERAZIONI ATTENTE ED OPPORTUNE DEI GENITORI SONO UTILI PER ORIENTARE IL PEDIATRA NELLA CURA PIU' ADATTA.


IL VOSTRO PEDIATRA
DR. ROBERTO RINALDI

Vorrei sapere qualcosa sulla diarrea acuta...

La DIARREA ACUTA è una delle malattie più comuni nei b.ni.
Si parla di DIARREA quando il b.no presenta NUMEROSE scariche ( SUPERIORI A A 3 EVACUAZIONI AL GIORNO ) di feci LIQUIDE o NON FORMATE; spesso il b.no accusa anche DOLORI ADDOMINALI, IRRITABILITA', FEBBRE E VOMITO.
Nella maggior parte dei casi diarrea e vomito sono dovute ad infezioni sostenute da microorganismi ( virus, batteri, parassiti ), che entrano nell'organismo attraverso la bocca.
CHE RISCHI CORRE IL B.NO?
La DIARREA può, talora, essere pericolosa. Infatti in quei casi in cui si verifichi una emissione di abbondanti quantità di feci liquide non reintegrate da apposite soluzioni reidratanti,
può provocare una riduzione all'interno dell'organismo di ACQUA, SODIO, POTASSIO e molte altre sostnaze importanti per la vita.
LE CAUSE?
Qualunque sia la causa della diarrea, l'aspetto che più può preoccupare è l'eventuale insorgenza di DISIDRATAZIONE. Questa conseguenza della diarrea importante come del vomito ripetuto o comunque di quelle situazioni in cui c'è perdita di liquidi e sali non seguita da un reintegro degli stessi, può avere conseguenze anche gravi che vanno dal collasso, alle convulsioni, all'insufficenza renale.
In caso di diarrea è fondamentale valutare se c'è PERDITA DI PESO -> per questo PESARE GIORNALMENTE IL B.NO e se c'è calo di peso chiamare il Pediatra.
La presenza di BOCCA SECCA e la produzione di POCA URINA nella giornata possono associarsi alla disidratazione e vanno considerati come SEGNALI D'ALLARME:
- URINE SCARSE: i NEONATI possono NON BAGNARE il pannolino per più di 3 ore, i BAMBINI possono NON urinare per oltre 8 ore;
- la poca urina prodotta sarà di colore GIALLO SCURO O AMBRATO;
- SONNOLENZA
- ASSENZA O SCARSITA' di LACRIME
- BOCCA, PELLE E MUCOSE SECCHE;
- SUDORAZIONE INSUFFICENTE;
- nei NEONATI e nei PICCOLI LATTANTI: FONTANELLA ANTERIORE INFOSSATA.
CHE FARE?
* Fondamentale INIZIARE una REIDRATAZIONE del b.no nelle prime 4-6 ore somministrandogli per bocca una soluzione glucosalina per ripristinare le perdite di sali acqua e zuccheri.
* Altre sostanze come thè deteinato, camomilla, acqua, tisane, succhi di frutta, ecc., sono da ritenersi POCO ADATTI alla reidratazione orale per un non corretto bilanciamento delle sostanze che li compongono. Al massimo potranno essere usati, come alternativa, nei casi meno gravi qualora il b.no rifiuti la soluzione glucosalina.
* Se è presente anche VOMITO le bevande vanno sommministrate a temperatura ambiente o, meglio, fresche e a piccoli sorsi.
* L'allattamento al SENO non va MAI sospeso
* Se il b.no è svezzato, dopo le prime 6 ore bisognerà cercare di TORNARE alla sua dieta normale, assecondandone i gusti
-> Eventuali altri interventi saranno a cura del vostro Pediatra.
-> -> NON cercare di reintegrare i liquidi persi SOLO con l'acqua perchè NON E' SUFFICENTE per correggere lo squilibrio elettrolitico.
COME EVITARE IL CONTAGIO?
La diarrea può essere molto contagiosa a seconda del microrganismo patogeno coinvolto. La TRASMISSIONE della malattia avviene di solito TRAMITE le MANI se contaminate con le FECI e poi portate alla bocca.
PER PREVENIRE IL CONTAGIO E' UTILE:
° LAVARSI accuratamente LE MANI con acqua e sapone PRIMA di accudire il b.no e DOPO averlo cambiato.
° Predisporre salviette/asciugamani PERSONALI per il b.no con diarrea, da cambiare frequentemente.
° Disinfettare il water e il bidet con candeggina.
° Lavarsi regolarmente le mani PRIMA di cucinare o di mettersi a tavola.
° Gettare al più presto il pannolino sporco di feci, dopo averlo ben chiuso. Il pannolino sporco va cambiato spesso per evitare che il sederino si arrossi.

IN DEFINITIVA: CHIAMARE COMUNQUE IL VOSTRO PEDIATRA SE
-> IL B.NO HA MENO DI 3 MESI;
-> E' PRESENTE VOMITO RIPETUTO CHE IMPEDISCE AL B.NO DI BERE;
-> IL B.NO APPARE DISIDRATATO ( HA PERSO PESO, URINA POCO O NULLA, HA LA BOCCA ASCIUTTA, E' PROSTRATO );
-> CONTINUA AD AVERE SCARICHE LIQUIDE, DOLORI ALLA PANCIA E NON RIESCE AD ALIMENTARSI NE' A BERE LE SOLUZIONI GLUCOSALINE;
-> SE SIETE MOLTO PREOCCUPATI PER LA SALUTE DI VOSTRO FIGLIO.

IL VOSTRO PEDIATRA
DR. ROBERTO RINALDI

Vorrei sapere qualcosa sull'enuresi...

Un b.no si definisce enuretico quando, compiuti almeno i 5 anni di età, presenta una perdita completa ed involontaria di urine che avviene durante la notte, almeno 2 volte la settimana.
L'ENURESI si distingue in
- PRIMARIA, la quasi totalità delle enuresi, quando il b.no NON HA MAI SMESSO DI BAGNARE IL LETTO
- SECONDARIA qundo il b.no è stato almeno 6 mesi asciutto nel corso della notte. Questa distinzione ci permette di indirizzarci verso cause BIOLOGICHE nel primo caso e PSICOLOGICHE nel secondo caso. E' importante che il disturbo si verifichi SOLO nel corso della notte. Se il b.no si bagna anche di giorno, ha necessità di andare spesso in bagno durante la giornata ed ha talora urgenza di urinare, vanno cercate altre cause.
E' FREQUENTE?
Sì, in età pediatrica lo è e si manifesta soprattutto tra i 5 e gli 8 anni, soprattutto nei MASCHI e tende a risolversi definitivamente entro l'adolescenza.
CAUSE?
Sono molteplici i fattori causali, tipo la predisposizione genetica, un alterato meccanismo di risveglio, una vescica immatura, un'alterata secrezione degli ormoni che controllano la produzione di urine nella notte non potendo quindi essere prodotta in minor quantità di notte.
PERCHE' E' IMPORTANTE AFFRONTARE E CURARE L'ENURESI?
Riguardo all'epoca di inizio del trattamento, questa dipende da una serie di aspetti della vita psico-affettiva, sociale e comportamentale del b.no enuretico. Se l'enuresi impedisce una normale vita di relazione ( non poter andare alle gite scolastiche, non poter andare a dormire da un amico, il "sentirsi diverso" ) allora è necessario intervenire. Infatti curando l'enuresi e risolvendo il problema, il b.no riacquista fiducia in sè stesso e supera quel forte impatto negativo che gli porta l'essere enuretico, aumenta la sua autostima.
COSA SI PUO' FARE?
Ci sono alcune abitudini igienico-alimentari che vanno modificate, quindi
1) NON BERE MOLTO LA SERA O DURANTE LA NOTTE.
2) NON ASSUMERE BEVANDE FORTEMENTE GASATE.
3) LIMITARE L'ASSUNZIONE DI GRANDI QUANTITA' DI LATTE O BEVANDE CON MOLTI SALI ( CALCIO E SODIO ) LA SERA.
4) URINARE IMMEDIATAMENTE PRIMA DI ANDARE A LETTO.
5) EFFETTUARE UNA ADEGUATA PULIZIA DEI GENITALI.
6) CORREGGERE L'EVENTUALE STITICHEZZA.
ALTRI CONSIGLI?
-> L'ENURESI non è una patologia ma un disturbo che può beneficiare di un trattamento farmacologico e comportamentale.
-> Il b.no deve essere il PROTAGONISTA delle procedure da intraprendere e non la vittima delle decisioni di altri.
-> Punire o umiliare il b.no è fortemente sconsigliato.
TERAPIA?
Abbiamo a disposizione un farmaco che esiste da molti anni ed è ben tollerato.
Importante è anche la terapia COMPORTAMENTALE. L'educazione comportamentale ci serve per responsabilizzare il b.no e consiste nell'eliminazione del pannolino di notte, un impegno al mattino nel riordino del letto e la compilazione del DIARIO MINZIONALE.
L'allenamento/addestramento della vescica prevede minzioni ad orario prefissato, nel caso di b.ni che tendono ad urinare pochissime volte durante il giorno, e cercare di allungare sempre più i tempi tra lo stimolo e la minzione, trattenendo le urine quando compare lo stimolo, nei casi in cui il b.no si bagna anche di giorno. In alcuni casi si può utilizzare, da solo o in associazione alla terapia farmacologica, un dispositivo in grado di emettere un segnale acustico quando il b.no si bagna durante la notte. In questo modo si crea un riflesso condizionato che nel tempo può contribuire alla risoluzione del problema.
COS'E' IL DIARIO MINZIONALE?
E' un prezioso strumento, utile per conoscere le reali abitudini del b.no e, soprattutto, per coinvolgerlo attivamente. Se compilato con attenzione permette inoltre al Pediatra di classificare correttamente il tipo di enuresi ed assegnare la giusta terapia.