Studio pediatrico della Dott.ssa Cazzuffi

Specialista in Pediatria e Neonatologia

Studio pediatrico della Dott.ssa Cazzuffi

Sito per informazioni e riflessioni pediatriche

Il mio studio pediatrico è situato nel rione Crenna di Gallarate.
E' uno studio convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale attivo dal 1997.
Prima di lavorare come pediatra di famiglia ho lavorato presso la pediatria e la patologia neonatale dell'Ospedale di Rho dal 1988 al 1997.
Mi sono specializzata in Pediatria nel 1989 e in Neonatologia nel 1995 presso l'Università degli Studi di Milano H San Raffaele. Mi dedico costantemente all'aggiornamento professionale con la partecipazione a Congressi ed incontri scientifici. Sono membro dell'Associazione Culturale Pediatri, società che si occupa della promozione della cultura pediatrica e della salute del bambino. Sto partecipando, in collaborazione con il Laboratorio per la salute materno Infantile dell'Istituto Mario Negri, allo studio "Nascere e crescere in Italia".
In studio, promuovo la rivista "UPPA Un Pediatra Per Amico", un giornale senza pubblicità, che stimola le innate competenze genitoriali per un'educazione ed una crescita con tanta attenzione alla maturazione cognitiva e relazionale.

 

Avviso ai pazienti



MEDIA REVOLUTION

La media revolution ha avuto una grande spinta negli ultimi anni
Si è visto che l'84% dei bambini sotto gli 8 anni utilizza uno schermo fin dalla prima infanzia.
E' una realtà che l'utilizzo della tecnologia e della connessione continua da parte dei genitori pone interrogativi importanti circa lo sviluppo psichico dei bambini.
E' intuitivo pensare che l'utilizzo frequente e ripetuto degli schermi toglie concentrazione e tempo alla relazione diretta genitore-bambino e diventa un ostacolo ad una crescita emotiva , cognitiva e allo sviluppo del linguaggio.
In particolare l'abitudine di utilizzare il telefono per la regolazione emotiva (calmare il pianto del bambino) è una cattiva abitudine, potenziale fattore di rischio per disturbi del sonno , comportamenti aggressivi, ansia...
Come fare allora ad essere buoni genitori nella società dell'iperconnessione?
E' necessario riprendersi il tempo dell'ascolto, delle coccole, della comprensione più naturale dei bisogni del bambino, situazioni che ci regalano la consapevolezza della qualità del nostro “essere genitori”.
Quando il bambino è molto piccolo il genitore può utilizzare il suo device quando il bambino dorme. Durante lo svezzamento è assolutamente da evitare l'atto di invogliare il bambino a mangiare utilizzando uno schermo, atto che porta alla vera e propria dipendenza. Durante le uscite in passeggino è fondamentale che il bambino scopra l'ambiente naturale ed interagisca con le persone. Possiamo offrirgli un classico pupazzo da tenere in mano, ma non certo uno smartphone.
Nei riti dell'addormentamento inserire la lettura ad alta voce, autentico promotore di sviluppo non solo per il bambino, ma anche per il genitore stesso, che, nel cogliere le reazioni del bambino ai cambi del tono di voce del genitore e all'interpretazione della voce dei vari personaggi, trova ulteriori possibilità di relazione fresca e vitale col proprio figlio.

Dai 3 ai 6 anni è importante utilizzare un tempo-schermo, supervisionato dal genitore: il tempo non dovrebbe oltrepassare l'ora al giorno.
Dopo i 6 anni è importante continuare ad accompagnare il bambino/ragazzo nel mondo digitale, facendone argomento di dialogo e confronto, non dimenticando l'esempio offerto dai genitori, i quali, se necessario, dovranno rivedere le proprie abitudini digitali.
Valutate anche il sito: www.custodidigitali.it per la promozione di un utilizzo creativo e condiviso dei devices.